Squalificato per quattro anni, Ibai Salas ha fatto ricorso al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) nella speranza di veder modificata la sua sentenza. L’ormai ex corridore della Burgos-BH era stato sospeso per irregolarità nel passaporto biologico lo scorso giugno e ora è in attesa di vedere se il tribunale di Losanna ridurrà o meno la sua pena. Classe 1991, il corridore iberico non aveva mai vinto da professionista e il rischio di rimanere fermo fino al 30 settembre 2022 è molto alto.
Dall’altra parte, il capo del consiglio legale dell‘AEPSAD, l’Agenzia per la Protezione della Salute nello Sport, Agustín González, è fermo nel voler far rispettare le regole: “Non stiamo parlando di una sostanza, ma stiamo parlando dell’uso di un metodo per alterare i parametri del sangue – spiega a esciclismo – Le sostanze sono proibite, così come i metodi. È illegale. Ciò che si può notare dal passaporto è che il corridore aveva determinati valori ematologici, in uno o più punti, che non si potevano spiegare ne per ragione fisiologiche, ne per l’altitudine, ma solo con l’uso di metodi che possono mutare questi valori, come auto-emotrasfusioni o l’uso di EPO”.