Doping, nei primi giorni di gennaio atteso il responso del ricorso di Salas
Squalificato per quattro anni, Ibai Salas ha fatto ricorso al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) nella speranza di veder modificata la sua sentenza. L’ormai ex corridore della Burgos-BH era stato sospeso per irregolarità nel passaporto biologico lo scorso giugno e ora è in attesa di vedere se il tribunale di Losanna ridurrà o meno la sua pena. Classe 1991, il corridore iberico non aveva mai vinto da professionista e il rischio di rimanere fermo fino al 30 settembre 2022 è molto alto.
Dall’altra parte, il capo del consiglio legale dell‘AEPSAD, l’Agenzia per la Protezione della Salute nello Sport, Agustín González, è fermo nel voler far rispettare le regole: “Non stiamo parlando di una sostanza, ma stiamo parlando dell’uso di un metodo per alterare i parametri del sangue – spiega a esciclismo – Le sostanze sono proibite, così come i metodi. È illegale. Ciò che si può notare dal passaporto è che il corridore aveva determinati valori ematologici, in uno o più punti, che non si potevano spiegare ne per ragione fisiologiche, ne per l’altitudine, ma solo con l’uso di metodi che possono mutare questi valori, come auto-emotrasfusioni o l’uso di EPO”.
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